Vallabhbhai PATEL |
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Vallabhbhai Patel nacque a Nadiad nel Gujarati il 31 ottobre del 1875 e fu un uomo politico e un leader popolare idiano che giocò un ruolo chiave nel cammino verso l'indipendenza del suo Paese.
Con Ghandi e Nehru fa parte della grandissima triade che, senza mai ricorrere all'uso della forza, trasformò un protettorato britannico ed un territorio frammentato in centinaia di piccoli regni, in un'unica grande Nazione.
Per questo suo operato in India come in larga parte del mondo è ricordato come Sardar che in molte lingue dello sterminato continente indiano significa il "Capo".
Cresciuto nel Gujarat una regione delle Indie Britanniche, studente per larga parte autodidatta, divenne avvocato e fu il primo ad ispirarsi al lavoro ed alla filosofia di Mahatma Gandhi.
Promosse tra le sue genti l'idea della disobbedienza pacifica e si impegnò per ottenere le elezioni del 1934 e del 1937 per liberare l'India dalla dominazione britannica guidando il suo movimento "Quit".
Come Ministro dell'Interno e Vice Primo Ministro si adoperò con tutte le sue forse per fare dei 565 Principati sparsi nel suo Paese un'unica grande Nazione.
Promosse la libera proprietà e la libera impresa e dopo la sua scomparsa avvenuta il 15 dicembre del 1950 divenne il Patrono dei dipendenti pubblici.
Per maturare i suoi enormi successi diplomatici, seppe assumere le abitudini occidentali e divenne perfino un ottimo giocatore di Bridge, ma non dimenticò mai che la strada per la democrazia e la libertà doveva essere lastricata con l'umiltà.
Vallabhbhai Patel (Gujarati: 1875 – 15 December 1950) was a political and social leader of India who played a major role in the country’s struggle for independence and guided its integration into a united, independent nation. In India and across the world, he was often addressed as Sardar, which means Chief in many languages of India.
Raised in the countryside of Gujarat and largely self-educated, Vallabhbhai Patel was employed in successful practice as a lawyer when he was first inspired by the work and philosophy of Mahatma Gandhi. Patel subsequently organised the peasants of Kheda, Borsad, and Bardoli in Gujarat in non-violent civil disobedience against oppressive policies imposed by the British Raj; in this role, he became one of the most influential leaders in Gujarat. He rose to the leadership of the Indian National Congress and was at the forefront of rebellions and political events, organizing the party for elections in 1934 and 1937, and promoting the Quit India movement.
As the first Home Minister and Deputy Prime Minister of India, Patel organized relief for refugees in Punjab and Delhi, and led efforts to restore peace across the nation. Patel took charge of the task to forge a united India from the 565 semi-autonomous princely states and British-era colonial provinces. Using frank diplomacy backed with the option (and the use) of military action, Patel’s leadership enabled the accession of almost every princely state. Hailed as the Iron Man of India, he is also remembered as the “Patron Saint” of India’s civil servants for establishing modern all-India services. Patel was also one of the earliest proponents of property rights and free enterprise in India.