Apertura di 1SA: debole o forte ? |
La IBA "International Bridge Academy" fu fondata nel 1965 dallo svizzero Jane Besse e dal francese Pierre Collet e restò in vita per circa venti anni studiando svariati aspetti del bridge dal punto di vista statistico.
Nel 1970, la IBA con un famoso articolo cerco di porre fine all'annosa diatriba tra SA debole e SA forte.
In quegli anni con la dizione "SA forte" si indicava prevalentemente l'apertura con 16/18PO, mentre con quella "SA debole", si indicava prevalentemente quella con 12/14PO.
La IBA non è scesa in campo per cercare di razionalizzare le posizioni contrapposte dei campioni che usavano l'una o l'altra apertura, ma, come è suo costume, ha tagliato corto e, in omaggio al nume della statistica, ha selezionato 3000 smazzate tratte dai campionati del mondo e da esse ne ha estratte 258 nelle quali in una sala si apriva di 1SA e nell'altro si apriva in altro modo.
I risultati del ponderoso studio sono stati i seguenti:
Tipologia |
Punteggio di Apertura |
Coefficiente di bontà |
|
Debole |
12/14 |
+ 7% |
+ 7,5% |
13/15 |
+ 9% |
||
Forte |
15/17 |
- 25% |
|
15/18 |
- 22% |
||
16/18 |
+ 21% |
||
17/20 |
- 6% |
Prendendo a mo' di esempio la riga dell'apertura di 16/18PO, la tabella pubblicata dalla IBA nasconde questi dati:
Smazzate analizzate: 93
Risultato pari: 15
Risultato favorevole: 48
Risultato sfavorevole: 20
48 - 20
────── = 21,5%
93
Come potete vedere, non potendo mettere in dubbio la perizia dei partecipanti ai campionati del mondo, si può affermare che il SA debole non determina prestazioni negative ma, anche, che il SA forte 16/18 le è di molto superiore.
Desta perplessità il fatto che l'apertura più diffusa al mondo oggi giorno (15/17) offre il rendimento più negativo di tutte le altre, tuttavia, bisogna considerare che a quei tempi era scarsamente usata e che il suo campione statistico di sole 23 smazzate non è troppo significativo.
Inoltre, a quei tempi l'apertura di 1SA con 15/17 era giocata quasi esclusivamente in zona dai giocatori che adottavano quella debole in prima, e questo è un ulteriore fatto che falsa non poco il risultato finale, favorendo chi apre di 1SA debole (visto che le aperture molto più numerose in prima, spesso sono positive anche con 2 down non contrati, laddove, in zona, sarebbero state negative).
Una mia ulteriore grossa perplessità deriva dal metodo seguito che conteggia numericamente i risultati positivi o negativi senza prendere in considerazione i punti guadagnati o persi.
Sono quasi certo che se analizzato in funzione dei punti persi o guadagnati, il risultato sarebbe stato ancor più favorevole al SA forte.
Più interessante è stata l'analisi statistica che ha accorpato tutti i SA deboli (compresi 5 casi di apertura con 10/12PO o 12/15PO, non riportati nella precedente tabella) e tutti i SA forte fornendo i seguenti risultati:
per contratti raggiunti ai due tavoli di diverso livello (manche contro parziale o slam contro manche) si sono avuto 26 mani favorevoli contro 16 sfavorevoli per il SA forte, e 5 favorevoli contro 8 sfavorevoli per il SA debole;
con le 5.3.3.2 il rendimento del SA debole è gravemente deficitario;
il SA forte offre un rendimento positivo in tutte le posizioni tranne la 4ª;
il SA debole offre un buon rendimento solo nelle prime due posizioni, mentre crolla letteralmente nelle altre due;
il SA forte ha un buon rendimento in tutte le situazioni di vulnerabilità, mentre quello debole lo offre solo quando sono tutti in 1ª (ed è negativo in 1ª contro 2ª!!).