Pierre ALBARRAN |
Pierre Albarran è nato nel 1893 a Chaville non lontano da Versailles da padre di origine cubana è noto urologo.
Pierre è stato nella prima metà del secolo scorso l'unica
figura europea che, per fama, poteva essere contrapposta ai leggendari campioni americani
del tempo tanto che, ancor oggi, resta il bridgista più amato della storia transalpina.
Pierre imparò a giocare a bridge nella prima
gioventù, durante un lungo periodo di degenza passato a Davos per una
fastidiosa malattia polmonare.
Una volta guarito, Pierre iniziò a dedicarsi al tennis con grande impegno tanto che alle Olimpiadi di Anversa del 1920 riuscì a raggiungere il bronzo giocando il doppio in coppia con Max Decugis. Fino al 1924 fece parte dei 10 migliori giocatori francesi e nel misto, diviene il partner abituale della stella del tempo Suzanne Lenglen.
A 32 anni, Pierre diviene aggregato alla cattedra di urologia presso la facoltà di medicina dell'Università di Parigi dove lavorerà per mezzo secolo.
All'età di 38 anni assieme a Pierre Bellanger il decano del Plafond, a Adrien Aron e Sophocle Venizelos forma una squadra che sfida mentre si trovava a Parigi sulla via di ritorno per gli USA, il mitico Culbertson Team che era reduce dalla schiacciante e roboante vittoria sulla squadra inglese del colonnello Buller.
L'incontro si svolge nella splendida cornice dell'albergo George V di Parigi e dopo un centinaio di rubber ed un arbitraggio piuttosto discutibile, l'equipe francese è in vantaggio di un centinaio di punti quando una decisone arbitrale davvero incomprensibile mette fine anticipata alla sfida che si conviene termini senza vincitori.
Questo episodio resterà l'unico a non vedere l'indiscusso trionfo del Culbertson Team nelle ripetute sfide con l'Europa, fino alla sconfitta subita con l'Austria nel Campionato Europeo/Mondiale del 1937.
Nel 1935 Albarran guida la squadra francese sul tetto d'Europa e l'equipe, parafrasando la vittoria dei francesi sugli americani nella Coppia Davis, passa alla storia del bridge d'oltralpe come i "Mousquetaires".
Albarran, che spesso giocava in coppia con la moglie Simone, introdusse in Europa il metodo di valutazione basato sul punteggio Milton-Work e l'apertura di 2♣ CRODO, ma soprattutto teorizzò per primo il corto-lungo, ideando con il Canapé un sistema licitativo che fu poi giocato da mezza Europa.
Scrittore estremamente versatile, il primo francofono per quanto attiene al bridge, Albarran produsse opere che ebbero grande notorietà e che contribuirono grandemente alla diffusione del gioco in Europa, ma, non si limitò a questo e si occupò anche di tennis, scrivendo con il grande campione Henri Cochet, una "Historie du Tennis".
Tra le sue opere ci piace ricordare i due volumi della monumentale "Enciclopedia del Bridge", un'opera che ha determinato la crescita agonistica di innumerevoli giocatori e che fu scritta a quattro mani con De Nexon, il partner con il quale negli anni trenta dello scorso secolo, raccolse allori in ogni parte del mondo.
Ma anche libri come "Memento del Bridge" scritto con Le Dentu e "Ricordi e Segreti" scritto con Jais, fecero la storia del suo tempo.
Buon amico degli italiani, è probabile che il suo stile licitativo influenzò fortemente i nascenti astri italiani del Blue Team che dominarono la scena del bridge mondiale nella seconda parte del secolo scorso, giocando sistemi a base corto-lungo.
Quando scomparve a Parigi il 23 febbraio del 1960, fu l'intero mondo bridgistico a dolersene.
Pierre Albarran was born in 1893 in Chaville not far from Versailles to a father of Cuban origin who is a well-known urologist.
Pierre was in the first half of the last century the only European figure who, by fame, could be contrasted with the legendary American champions of the time, so much so that, even today, he remains the most loved bridge player in transalpine history.
Pierre learned to play bridge in his early youth, during a long period of hospitalization in Davos for a troublesome lung disease.
Once recovered, Pierre began to devote himself to tennis with great commitment, so much so that at the 1920 Antwerp Olympics he managed to reach the bronze medal playing doubles paired with Max Decugis. Until 1924 he was part of the 10 best French players and in mixed, he became the regular partner of the star of the time Suzanne Lenglen.
At 32, Pierre joined the chair of urology at the medical faculty of the University of Paris where he would work for half a century.
At the age of 38, together with Pierre Bellanger, the dean of the Plafond, Adrien Aron and Sophocle Venizelos, he forms a team that challenges while he was in Paris on his way back to the USA, the legendary Culbertson Team which had returned from the crushing and bombastic victory over Colonel Buller's English team.
The match takes place in the splendid setting of the George V hotel in Paris and after a hundred rubbers and rather questionable refereeing, the French team is ahead by a hundred points when a truly incomprehensible referee decision puts an early end to the challenge that terms without winners are agreed.
This episode will remain the only one not to see the undisputed triumph of the Culbertson Team in the repeated challenges with Europe, until the defeat suffered by Austria in the 1937 European/World Championship.
In 1935 Albarran leads the French team to the top of Europe and the team, paraphrasing the victory of the French over the Americans in the Davis Cup, goes down in the history of bridge across the Alps as the "Mousquetaires".
Albarran, who often played in tandem with his wife Simone, introduced in Europe the scoring method based on the Milton-Work score and the 2♣ CRODO opening, but above all he was the first to theorize the short-long, devising a system with the Canapé bid which was then played by half of Europe.
Extremely versatile writer, the first francophone as far as bridge is concerned, Albarran produced works that had great notoriety and which greatly contributed to the diffusion of the game in Europe, but he did not limit himself to this and also dealt with tennis, writing with the great champion Henri Cochet, a "Historie du Tennis".
Among his works we like to remember the two volumes of the monumental "Encyclopedia of Bridge", a work which determined the competitive growth of innumerable players and which was co-written with De Nexon, the partner with whom in the 1930s the last century, gathered laurels in every part of the world.
But also books such as "Memento del Bridge" written with Le Dentu and "Memories and Secrets" written with Jais, made the history of his time.
A good friend of the Italians, it is probable that his bidding style strongly influenced the rising Italian stars of the Blue Team who dominated the world bridge scene in the second part of the last century, playing short-long base systems.
When he disappeared in Paris on February 23, 1960, it was the entire bridge world that mourned.
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